Il Garante ha aperto, a novembre scorso, un’istruttoria nei confronti del Comune di Lecce e nei confronti del Comune di Arezzo che avrebbero annunciato l’utilizzo di strumenti di videosorveglianza intelligente.
In particolare, il Comune di Lecce avrebbe predisposto l’avvio di un sistema che prevede l’impiego di tecnologie di riconoscimento facciale.
L’Autorità ricorda che, in base alla normativa vigente, “ il trattamento di dati personali, realizzato da soggetti pubblici, mediante dispositivi video, è generalmente ammesso se necessario per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri.
Ma i Comuni possono utilizzare impianti di videosorveglianza, solo a condizione che venga stipulato il cosiddetto "patto per la sicurezza urbana tra Sindaco e Prefettura" .
Il Comune, quale Titolare del Trattamento e, pertanto, soggetto al principio di accountability, dovrà fornire al Garante evidenza della liceità, correttezza e trasparenza del trattamento e la valutazione d’impatto sul trattamento dati che il Titolare del Trattamento è sempre tenuto ad effettuare nel caso di "sorveglianza sistematica su larga scala di una zona accessibile al pubblico".
Con riguardo al Comune di Arezzo, il Garante ha avviato un’istruttoria poiché, secondo notizie di stampa, a partire dallo scorso 1° dicembre 2022 sarebbe prevista la sperimentazione di occhiali infrarossi che dalla scansione del numero di targa e collegandosi ad alcune banche dati nazionali, rileverebbero eventuali infrazioni e sarebbero in grado di verificare la validità dei documenti del guidatore.
Anche il Comune di Arezzo dovrà fornire copia dell’informativa che sarà resa agli interessati e la valutazione d’impatto sul trattamento dei dati che li riguarda.
La moratoria nasce dall’esigenza di disciplinare, in materia di videosorveglianza, i requisiti di ammissibilità della stessa e di tutte quelle condizioni di garanzia relative al riconoscimento facciale, e non solo, atte a garantire il rispetto del principio di proporzionalità enunciato dal GDPR.
Il testo completo del provvedimento è disponibile al seguente URL:
https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9823282
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