Con il provvedimento n. 121 del 7 aprile 2022 il Garante Privacy, attraverso l’ausilio del nucleo della Guardia di Finanza, ha comminato una ingiunzione di pagamento pari ad Euro 15.000 per la violazione delle norme sulla videosorveglianza.
A seguito degli accertamenti effettuati dal Nucleo della Guardia di Finanza presso l’attività di bar e ristorazione, si è accertato la presenza di 14 telecamere funzionanti, poste all’interno e all’esterno del suddetto esercizio commerciale, in assenza dei necessari cartelli informativi che informassero gli avventori e il personale della presenza delle stesse. Inoltre, veniva rilevato che l’installazione del sistema di videosorveglianza era avvenuta in assenza dell’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro o dell’accordo sindacale con i lavoratori impiegati nell’azienda.
Il trattamento dei dati personali effettuato dalla Rebirth s.r.l., avendo omesso di adempiere alla disposizioni vigenti, risulta illecito in relazione agli artt. 5, par. 1, lett. a) (principio di liceità) e 88 (trattamento dei dati nell'ambito dei rapporti di lavoro) del Regolamento e dell’art. 114 (garanzie in materia di controllo a distanza) del Codice.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del garante
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9768440
Lo Staff IusPrivacy è pronto per offrire ulteriori informazioni.