Il Garante per la Privacy, al termine di un'articolata attività istruttoria, ha dichiarato illecito il trattamento di dati effettuato dal distributore e lo sanziona per 1 milione di euro.
Migliaia di utenti sono stati classificati per errore clienti “morosi” non potendo migrare, così, verso altri fornitori e perdendo il potenziale risparmio derivante dai vantaggi della liberalizzazione del mercato.
L’impossibilità, per l’utente, di cambiare fornitore era derivata da un trattamento di dati inesatti e non aggiornati, dovuto a un disallineamento dei sistemi interni della società che ha comportato l’errata comunicazione in ordine ad una morosità in corso al Sistema informativo integrato (SII), la banca dati consultata dai fornitori prima di sottoscrivere un nuovo contratto.
Le diverse query utilizzate dal distributore, a partire da dicembre 2016 e fino a gennaio 2022, per estrarre le informazioni dai propri sistemi, a causa di una serie di errori tecnici ed applicativi, avevano attribuito, di fatto, ai clienti finali una condizione di morosità non corrispondente alla loro reale condizione.
Al distributore è stato contestato non solo l’illecito trattamento dei dati ma anche la violazione del principio di accountability, poiché le misure tecniche e organizzative adottate per conformare il trattamento dei dati al Regolamento non sono risultate adeguate alla natura, al contesto e ai rischi del trattamento effettuato.
Il testo completo del provvedimento è consultabile all’URL:
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9832979
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