Per capire e definire il Cloud Computing descriviamo in modo sintetico il funzionamento di un normale personal computer.
Il nostro pc di casa, come i più grossi server aziendali è composto da:
hard drive e schede elettroniche all’interno delle quali vengono depositati e processati i dati;
il sistema operativo, il cervello della macchina, che sovraintende a tutte le funzioni del computer;
le applicazioni come per es. Word, Excel, software gestionale, realizzate per effettuare precise elaborazioni.
L’architettura descritta presenta delle evidenti limitazioni come per esempio la potenziale rottura di alcune componenti elettromeccaniche come l’hard disk, o i limiti di velocità di calcolo delle CPU.
Il Cloud computing è una vera rivoluzione che investito l’intero settore IT.
Se prima il sistema operativo girava su un piccolo insieme di componenti il “il sistema operativo cloud” gira, non su una macchina singola ma bensì su un insieme indefinito di macchine.
Il calcolo viene quindi distribuito su un insieme indefinito di risorse hardware con i conseguenti vantaggi legati alla possibilità di impiegare notevoli capacità computazionali, incrementandole all’occorrenza, ed enormi disponibilità di spazio dati.
Il Cloud o “nuvola” non è certo quindi, come scrivono parecchi, “un’idea” ma bensì un livello middleware, accessibile da tutti gli angoli del mondo, distribuito su un numero di server presenti all’interno di datacenter giganteschi localizzati, per la riduzione dei costi, nei posti più assurdi come piattaforme in mezzo all’oceano.
Per capire la portata del fenomeno, in crescente aumento, il fatturato prodotto da Amazon per i servizi Cloud rappresenta il 7% sulle entrate totali (più di 5 mld di dollari).
I servizi di trasmissione della posta elettronica, di archiviazione immagini o altri file sono oggi quasi tutti erogati grazie al cloud computing, che agisce dietro le quinte. I primi servizi di cloud computing risalgono appena a una decina di anni fa, ma già molte organizzazioni, dalle piccole startup alle multinazionali, dagli enti pubblici alle organizzazioni no profit, stanno adottando questa tecnologia per i motivi più vari. Ecco alcune delle attività che puoi svolgere con il cloud:
Creare nuovi servizi e app
Archiviare i dati ed eseguirne il backup e il ripristino
Ospitare siti Web e blog
Trasmettere in streaming audio e video
Fornire software on demand
Analizzare i dati per ricavarne modelli ed eseguire stime
Principali vantaggi del cloud computing
Il cloud computing rappresenta un grande cambiamento rispetto alla visione tradizionale delle aziende in materia di risorse IT.
Il cloud computing elimina le spese di capitale associate all'acquisto di hardware e software e alla configurazione e alla gestione di data center locali, che richiedono rack di server, elettricità 24 ore su 24 per alimentazione e raffreddamento ed esperti IT per la gestione dell'infrastruttura. I conti tornano in fretta.
La maggior parte dei servizi di cloud computing viene fornita in modalità self-service e on demand, quindi è possibile effettuare il provisioning (revisione ed incremento delle risorse necessarie) anche di grandi quantità di risorse di calcolo in pochi minuti, in genere con pochi clic del mouse, e questo garantisce alle aziende eccezionale flessibilità senza la pressione legata alla necessità di pianificare la capacità.
I vantaggi dei servizi di cloud computing includono la possibilità di usufruire di scalabilità elastica. In materia di cloud questo significa fornire la giusta quantità di risorse IT, ad esempio una quantità maggiore o minore di potenza di calcolo, risorse di archiviazione e larghezza di banda, proprio quando è necessario e dalla posizione geografica appropriata.
I data center locali richiedono in genere molto spazio per rack e impilamento dei server, nonché configurazione di hardware, applicazione di patch software e altre attività di gestione IT dispendiose in termini di tempo. Il cloud computing elimina la necessità di molte di queste attività, consentendo ai team IT di dedicare il loro tempo al raggiungimento di obiettivi aziendali più importanti.
I più grandi servizi di cloud computing vengono eseguiti su una rete mondiale di data center sicuri, aggiornati regolarmente all'ultima generazione di hardware, veloce ed efficiente. Questo offre diversi vantaggi rispetto a un singolo data center aziendale, tra cui latenza di rete ridotta per le applicazioni e maggiori economie di scala.
Il cloud computing aumenta la semplicità e riduce i costi di backup dei dati, ripristino di emergenza e continuità aziendale, grazie alla possibilità di eseguire il mirroring dei dati in più siti ridondanti nella rete del provider di servizi cloud.
Ci sono tre modalità diverse di distribuzione delle risorse di cloud computing: cloud pubblico, cloud privato e cloud ibrido.
I cloud pubblici (accessibili da tutti sottoscrivendo un servizio gratuito o a pagamento) sono di proprietà di un provider di servizi cloud, che fornisce le risorse di calcolo tramite Internet. Microsoft Azure, Google Drive, sono esempi di cloud pubblico, accessibili dal browser web e/o altre applicazioni.
Un cloud privato si riferisce alle risorse di cloud computing usate esclusivamente da una singola azienda o organizzazione, si trova in genere all’interno del data center locale della società. Alcune società, inoltre, pagano provider di servizi di terze parti per ospitare il proprio cloud privato. Un cloud privato è un cloud in cui servizi e infrastruttura sono gestiti in una rete privata.
I cloud ibridi combinano cloud privato e pubblico, grazie a una tecnologia che consente la condivisione di dati e applicazioni tra i due tipi di cloud. Consentendo lo spostamento di dati e applicazioni tra cloud privato e pubblico, il cloud ibrido offre alle aziende maggiore flessibilità e più opzioni di distribuzione.
I servizi in cloud possono essere classificati secondo 4 grandi macro categorie:
IaaS, Infrastructure as a Service, è il servizio di base dei Cloud consiste nell’affitto di infrastrutture di calcolo, server e macchine virtuale (VM), reti e sistemi operativi. Questi servizi sono scalabili assecondando la necessità; alcuni sono ondemand, il costo è legato ai volumi di calcoli computazionali richiesti.
PaaS, Platform as a Service, sono servizi che offrono piattaforme software di cloud computing che permettono alle applicazioni di essere eseguite come per esempio framework Pass Apache Tomcat/JBoss per le esecuzioni di web app realizzati in Java come per esempio Google App Engine
SaaS, Software as a Service, sono autentiche applicazioni, installate sul cloud, ed accessibili mediante web browser (o altri software). Tutti i siti web sono applicazioni!
Oggi le applicazioni offerte in modalità SaaS sono numerose: dal gestionale alla fatturazione, dall’office automation (Google Suite) ai software di project management. Gli utenti non devono più occuparsi di installazioni, aggiornamenti e/o sostituzione dei pc; basta una user e password per accedere ad un ventaglio di offerte tecnologiche praticamente infinito.
Storage as Service servizi attraverso i quali possono essere conservati e gestiti files. Comprende inoltre servizi di storage engine DMBS relazionali SQL o NoSQL.